Volatile credit markets and guarded banks have made securing term loan C (TLC) debt attractive for borrowers who heavily rely on letters of credit to trade but either have low credit ratings or otherwise have difficulty accessing large enough revolving facilities to support the high amount of letters of credit needed.

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Federico Zucconi, partner del dipartimento Finance, Projects & Restructuring, analizza gli effetti della normativa di emergenza volta ad agevolare l’accesso a nuova finanza da parte delle imprese, evidenziando le zone d’ombra rimaste nella disciplina anche dopo la conversione in legge del Decreto Liquidità.

L’art. 1 del cd. Decreto Liquidità prevede come noto la possibilità per imprese di ogni dimensione di accedere a finanziamenti bancari assistiti in misura variabile da garanzia prestata da SACE.

Nel suo articolato, la norma si riferisce alla “impresa beneficiaria” quale destinataria del finanziamento; sono tuttavia numerosi i riferimenti al gruppo di appartenenza di tale impresa, principalmente ai fini del calcolo dei parametri ma anche in relazione ad obblighi (ad esempio l’impegno a non deliberare la distribuzione di dividendi deve riguardare tutte le società del gruppo).

Introduction

Over the last few years, the European leveraged finance market has seen rapid growth of senior secured high yield notes (“SSN”) and senior secured covenant-lite term loan  B (“TLB”) financings. A common feature of both SSNs and TLBs (together “Senior Secured Debt”) is that their terms typically permit the incurrence of senior unsecured debt by a borrower and its restricted subsidiaries (a “Credit Group”) subject to either satisfaction of a  financial ratio or through various permitted debt baskets.